CAMPIONI D’ITALIA!

Grosseto, 16 giugno 2024. Eccola qui un’altra data da ricordare per la giovane storia del Campobasso “americano” di Rizzetta, promosso in serie C lo scorso 28 aprile dopo il 2-0 di Chieti.

Una stagione già memorabile col ritorno in serie C e la doppia promozione dell’Eccellenza a venti mesi dall’esclusione del vecchio club dal torneo professionistico. Ora il titolo di Campione d’Italia, strameritato perché ottenuto con un punteggio che non ammette repliche. Un lupo affamatissimo, determinato ad impedire il “triplete” ai baldanzosi siciliani, apparsi già con la pancia piena dopo i lunghi festeggiamenti, ma completamente sopraffatti da un Campobasso in condizione straripante. Un 5-1 che parla da solo.

Mai nella storia della finale scudetto un divario così netto. Dal 2007 che non c’erano almeno tre gol di scarto tra le due finaliste. Allora vinsero (4-1) i sardi del Tempio ai danni dei toscani della Sangiovannese. Nel 1995 5-0 e 4-1 nel doppio confronto tra Taranto e Tolentino, con successi degli jonici.

Campobasso quasi perfetto, difesa con una sola sbavatura (rigore concesso al Trapani, con inevitabile fallo di Esposito), esterni devastanti, Maldonado direttore d’orchestra e i due attaccanti in grande spolvero. Non solo centimetri, anche tecnica ed abilità sotto porta. – Dopo aver riconosciuto quanto importante sia stato l’apporto di Pergolizzi (nuovo allenatore della Reggina), stavolta è giusto sottolineare l’apporto del campobassano Giovanni Piccirilli, già “secondo” di Pergolizzi, classe 1980. Lui ha saputo motivare fino alla metà di giugno ed a non mollare nulla un gruppo che sarà ricordato a lungo. Lui ha coniato il termine “divertimento serio” e fino in fondo la squadra si è divertita, a giocare, ad allenarsi ed a stare insieme. Inevitabilmente il gruppo si modificherà nella categoria superiore, ma oggi è solo tempo di festeggiare. Un po’ meno si è divertito il Trapani, tramortito dai gol Romero, Rasi e Di Nardo, quasi sorpreso dalla forza d’urto dei devastanti rossoblù. Un autentico trionfo, impreziosito da tre pali, parate di Ujkaj, e varie altre opportunità cestinate per un nulla. Poteva essere una goleada ancora più corposa.

A fine gara Piccirilli non sta nella pelle: “Non so descrivere l’emozione per me che sono di Campobasso e già ero subentrato in passato ma in situazioni di classifica diverse. Gara perfetta nel primo tempo, c’è riuscito tutto quello che avevamo preparato”. Torrisi, tecnico del Trapani: “Complimenti a loro, hanno strameritato di vincere. Più determinazione, più voglia, più fame. Noi siamo rimasti a Trapani, non siamo scesi in campo. Peccato, ci tenevamo, ma evidentemente anche l’aspetto mentale va coltivato”. Di Nardo, mvp del match: “Soddisfazione immensa, è stata la giusta conclusione di una stagione in cui abbiamo sempre dimostrato di essere squadra, di giocare uno per l’altro, di conoscersi sempre di più per migliorare l’intesa di partita in partita”. L’ex Gonzalez non si nasconde: “Sarei un bugiardo se dicessi che mi aspettavo una vittoria così larga. Ora ce la godiamo”. Poi la Coppa, alzata per primo da capitan Nonni, messo fuori gioco da un brutto infortunio, ma sempre lì a soffrire con i compagni di una stagione stratosferica. Tifosi in sollucchero, quasi dispiaciuti di dover lasciare l’impianto di Grosseto e ripartire per il lungo ma dolcissimo viaggio di ritorno.

S.C.

 

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