Edilizia scolastica, in Commissione comunale proposte e polemiche. Al vaglio diverse soluzioni per la Don Milani ma senza tempi certi

Avevano chiesto a gran voce, con urgenza, la convocazione di una seduta di Commissione comunale Lavori Pubblici i consiglieri d’opposizione Pilone, Cancellario, Iafigliola e Gravina per fare il punto della situazione sul lavoro dell’amministrazione comunale di Palazzo San Giorgio per quel che concerne l’emergenza degli edifici scolastici cittadini. La richiesta è datata 22 novembre u.s. e la Commissione è arrivata oggi, 9 dicembre. A distanza di quasi venti giorni i componenti sono tornati a riunirsi davanti ad un pubblico d’eccezione, quello di genitori e docenti della scuola Primaria Don Milani di via Leopardi, tuttora in doppio turno presso la Petrone di via Alfieri.

Avevano chiesto anche la partecipazione in prima persona alla seduta odierna del Sindaco Antonio Battista, chiamato a dare risposte dopo la prima seduta, quella dell’11 novembre scorso che non aveva sortito alcun effetto né portato novità. E proprio Antonio Battista ha aperto i lavori questa mattina alle 11 circa, esponendo gli intendimenti che l’amministrazione intende portare avanti per la soluzione definitiva della questione. In effetti, soluzioni a breve termine, non ve ne sono. Tuttavia qualcosa sembra muoversi. “Stiamo lavorando per la vendita della Salvo d’Acquisto di via Kennedy con il cui ricavato potremmo costruire un nuovo plesso scolastico proprio nelle adiacenze della Petrone di via Alfieri, se sussistono gli spazi necessari – ha affermato Battista -. Per quel che concerne la Don Milani, probabilmente verrà abbattuta e, ad oggi, abbiamo cinque proposte su cui stiamo lavorando per smettere con i turni pomeridiani: 4 presso la zona industriale e 1 in territorio adiacente il nostro comune, tra Campobasso e Campodipietra. Stiamo verificando le migliori soluzioni possibili, non ultima quella di un trasferimento degli alunni del Liceo Artistico di via Scardocchia presso una struttura al centro città, fornendo tutte le attenzioni possibili affinché il disagio per loro sia minore possibile. Siamo in continuo contatto con il Consiglio d’Istituto di questa scuola per un auspicabile trasferimento. Gli studi di vulnerabilità, intanto, sono stati affidati e, una volta ricevuti i risultati, avremo ancora più chiaro il quadro della situazione. Infine – conclude il primo cittadino – a breve avremo a disposizione nuove aule di grande sicurezza presso la Scuola D’Ovidio di via Gorizia”.

Insomma, qualcosa sembra muoversi a Palazzo San Giorgio. Tuttavia la data del 15 gennaio, termine ultimo fissato dai genitori per una nuova e sicura soluzione, sembra non essere più oggettivamente sufficiente. Si potrebbe slittare in avanti di giorni, settimane. Questo sembra, al momento, lo stato delle cose. I genitori, intanto, continuano a chiedere una soluzione più rapida possibile, qualunque sia, purché tolga famiglie e bambini dall’attuale disagio.

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