* di Micaela Fanelli
Nella manovra dell’attuale Governo ora nell’Aula di Palazzo Madama è condensato il fallimento di una delegazione parlamentare di centrodestra del tutto inadeguata a difendere i diritti dei molisani. Una delegazione in cui figura un vicepresidente della Commissione Bilancio e Programmazione economica del Senato che, invece, di occuparsi delle tante emergenze della sanità molisana sembra si sia battuto “come un leone” solo per portare a casa l’emendamento “salva squadre di calcio”.
Un emendamento che al Governo costerà quasi un miliardo di euro e che darà modo alle società calcistiche di serie A di mettere al sicuro i propri bilanci. Queste potranno, infatti, tranquillamente salvarsi dal fallimento spalmando i loro debiti con lo Stato in 60 comode rate mensili, da pagare in cinque anni senza interessi e sanzioni, con scudo penale e sportivo.
E la sanità molisana? E il decreto Molise tanto sbandierato in campagna elettorale dai candidati non molisani pronti a salvare le sorti di questa terra?
Niente di niente: per il nostro comparto sanitario nessuno specifico emendamento, ma un semplice Ordine del Giorno che chiede al Governo di approvare una norma idonea per la stabilizzazione dei precari. La proroga la porta, invece, a casa il Partito Democratico, forza di minoranza in Parlamento, con l’approvazione dell’emendamento targato Malavasi.
Fratelli d’Italia e tutto il centrodestra ai precari della sanità molisana per Natale hanno regalato solo un pacco vuoto.
Eppure ci sarebbero stati i margini per far sentire la voce del Molise, soprattutto se pensiamo alla pioggia di fondi – 35 milioni di euro tra il 2023 e il 2026 – stanziata per gli ospedali di Latina e Frosinone.
E allora perché la delegazione parlamentare è rimasta in silenzio dinanzi a tutto questo? E la salute? E i diritti del Molise?
Probabilmente gli ospedali non avranno personale, i molisani non potranno più curarsi, ma le squadre di calcio, grazie al sostanzioso regalo di Natale ricevuto dalla nostra delegazione parlamentare, avranno lunga, lunghissima vita.
Verrebbe quasi da sorridere se non fosse che questa è la triste e amara realtà di una regione che ha eletto parlamentari per nulla intenzionati a lavorare per il Molise e risolvere i problemi di questa terra.
Solo sconforto misto a rabbia per chi, dopo solo pochi mesi, ha già completamente disatteso tutti gli impegni presi.
* Capogruppo PD in Consiglio regionale