Ha provocato un vero e proprio terremoto la notizia che a Palazzo D’Aimmo, sede della Presidenza del Consiglio Regionale di via IV Novembre a Campobasso, sette impiegati più una guardia giurata sarebbero indagati e rientrerebbero nel sempre più corposo gruppo dei “furbetti del badge” al quale la cronaca nazionale è ormai avvezza.
Interruzione di pubblico servizio e truffa aggravata nei confronti di un ente pubblico sarebbero i reati contestati al termine di un’operazione iniziata e conclusasi in un paio di mesi dello scorso anno. Attraverso telecamere (e quindi video) e registrazioni ambientali gli uomini della Squadra Mobile al comando del dottor Raffaele Iasi, delegati dal sostituto procuratore Nicola D’Angelo, hanno potuto appurare che il gruppo in questione una volta timbrato il cartellino d’entrata evitava abilmente di restare sul proprio posto di lavoro. In alcuni casi gli stessi sparivano letteralmente per poi ripresentarsi addirittura con abiti diversi, lasciando per diverse ore vuoto il proprio posto per il quale vengono stipendiati.
Un terremoto dai contorni ben definiti dalle forze dell’ordine ma che lascia un alone di dubbi e domande sia dentro che fuori al palazzo: nessuno si era accorto di nulla finora? Chi deve controllare ed accertare che determinate ‘assenze’ siano effettivamente giustificate e/o recuperate?