Tre giorni di lavoro sotto il sole per rimettere in sesto il rettangolo verde dello stadio: “Fatta la nostra parte, ora tocca ad altri…”

72 ore sono occorse per trasformare l’idea in realtà: gran parte di queste ore sono state spese sotto la caligola di questi giorni a percorrere in lungo e in largo il rettangolo verde dello stadio Selvapiana. Parliamo di un manipolo di volenterosi tifosi, dal cuore d’oro, che con ostinazione e caparbietà hanno portato a termine un’operazione di non poco conto: la rasatura dell’erba del campo di calcio cittadino (gratis!) salvandolo da morte certa se solo si fosse intervenuti con qualche giorno di ritardo.

Parallelamente alla encomiabile e inattesa risposta della tifoseria rossoblu che continua a versare il proprio contributo al gruppo Passione Rossoblu (raccolti quasi 12mila euro in pochi giorni) infatti, c’è stata l’altrettanto encomiabile azione di quelli (si contano sulle dita di una mano) che si sono prodigati in altro modo per la causa del pallone.

Il campo di gioco, ora, è davvero messo bene; un po’ di giallo qua e là presto lascerà il posto al verde dell’erbetta che crescerà dopo una poderosa innaffiatura che, purtroppo, mancava già da un pezzo ma che non ha compromesso totalmente il manto. Innaffiatura che sempre i soliti volenterosi hanno dovuto effettuare anche a mano, dal momento che un paio di innaffiatori elettrici sono fuori uso e nessuno si prende briga di ripararli. Il solito scaricabarile amministrativo sulle varie competenze interessa anche la ripulitura del fossato che circonda l’anello basso dello stadio: una vera e propria palude acquitrinosa con piante ed erbacce che coprono rifiuti e animali, dai ratti ai serpenti d’acqua a insetti d’ogni tipo. Insomma un gesto encomiabile passato, purtroppo, sotto traccia. “Nessuno – riferiscono i tifosi – si è perlomeno posto il problema di cosa stessimo facendo. Ci riferiamo all’amministrazione comunale che, sapendo della nostra presenza qui, ha lasciato passare tre giorni senza venirci a trovare, a vedere con i propri occhi. Non ci aspettiamo un ringraziamento – continuano – ma un minimo di interesse sullo stato delle cose o un aiuto in termini di manodopera sarebbe stato rinfrancante. D’altro canto – concludono – se disputeremo il prossimo campionato (come tutti sperano, ndr.) ci si ritroverà con un lavoro già fatto per il quale si sarebbero dovuti spendere bei soldini…”.

Un plauso, dunque, a questi tifosi sperando che il loro lavoro non risulti vano. Manca davvero poco per saperlo, incrociamo le dita…

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